Le aziende troppo spesso focalizzano tutte le loro risorse principalmente sul prodotto rendendolo l’unico fattore fondamentale per la competitività.
Tuttavia la grande peculiarità del settore arredamento è caratterizzata da una componente estetica e visiva.
I prodotti d’arredo per essere compresi, devono essere inseriti in contesti specifici che i clienti andranno a vedere.
Gli ambienti aziendali devono emozionare e coinvolgere i sentimenti dei consumatori. Perché farlo? Perché i processi di vendita sono cambiati e perché il brand deve trasmettere un’identità chiara e irresistibile agli occhi delle persone.
Oggi, a influenzare gli acquisti subentra un percorso emozionale.
Trasformare ogni elemento d’arredo in una storia da raccontare: la composizione della cucina, i rivestimenti per la camera da letto, il divano e il tappeto per il salotto, il colore delle pareti, il materiale per la pavimentazione, etc…
Creare un’ambiente che simuli le esperienze e il vissuto di una vera e propria casa.
Le ambientazioni devono rispecchiare delle situazioni realistiche, così che i clienti possano identificarsi nei vari contesti.
E’ anche un modo per costruire una filosofia aziendale che possa essere più facilmente condivisa dai visitatori, dai clienti e in generale dall’intera “famiglia” di clienti in target.
Il design non deve riguardare solamente il prodotto, ma l’intero showroom che deve interpretare la quotidianità. Deve sì saper raccontare storie ma allo stesso tempo lasciare spazio all’espressione personale.
Qui gioca un ruolo centrale quello del consulente che può accogliere il consumatore in quegli stessi ambienti riprodotti e trasmettere l’idea di apertura oltre che di professionalità.